Crediamo che la conoscenza del territorio circostante, la riscoperta delle nostre origini, possa portare alla comprensione delle dinamiche che caratterizzano il nostro presente. I flussi migratori, il mare come campo di battaglia o luogo di salvezza. "Essere stati è una condizione per essere" dice Braudel, famoso storico francese, in apertura del --- suo libro, "Il Mediterraneo", ed è proprio da questo libro che abbiamo deciso di prendere spunto per creare un itinerario storico-culturale, ma anche antropologico. Il mare come soggetto storico che ha visto diverse civiltà e popoli mescolarsi l'una con l'altra fino a formare quel crocevia culturale che rappresenta anche oggi. Guardare al passato utilizzando un differente punto di vista può darci le risposte che cerchiamo.

Quasi un millennio di storia che imperversa sulle nostre coste e le contamina. Ed è questo che noi siamo oggi, il risultato di una contaminazione continua di un’evoluzione culturale che si riflette nelle nostre parole e in quello che crediamo caratterizzarci, nelle nostre tradizioni culinarie, nei riti e nelle leggende. Ed è in questo punto che i confini geografici si annullano e ritornano visibili tutti i fili che hanno unito le sponde del nostro mare. Ed è per questo che dovremmo accogliere, perché le diversità ci arricchiscono, lo hanno sempre fatto e lo faranno per sempre, in fondo, come diceva Martin Luther King: Possiamo essere giunti fin qui su navi diverse ma, ora, siamo tutti sulla stessa barca.

L’attività proposta è rivolta a ragazzi, e si sa che sarà vissuta come un momento di svago piuttosto che come un’attività didattica. Ma chi l’ha detto che le due cose non possono combinarsi? Prima di imbarcarci divideremo la scolaresca in 2 gruppi: i pirati e i calabresi. Le due squadre si affronteranno in una gara di velocità. Chi vincerà, gli spregiudicati pirati o i tenaci calabresi????